L'ascesa dei Kidult: adulti che giocano
Laura, 50 anni e docente universitaria, termina con precisione una composizione Lego raffigurante un bonsai con fiori di ciliegio. Nel frattempo, Fabio, commercialista di 40 anni, aggiunge una nuova statuetta Funko Pop! di Batman in stile chibi alla sua collezione. Entrambi rappresentano una crescente categoria di adulti noti come "kidult", ossia adulti che comprano giocattoli per sé stessi.
Questo fenomeno è stato protagonista alla Spielwarenmesse di Norimberga del 2024, con il tema "Life is a Playground: Toys for Kidsters, Kidults & Co". Secondo Cristina Urban di Hello, i kidult rappresentano ora il 28% del mercato dei giocattoli. Un sondaggio della Toy Association mostra che il 58% dei Millennial ha acquistato giocattoli per sé, prediligendo giochi da tavolo, costruzioni, collezionabili e videogiochi.
Katriina Heljakka, ludologa dell’Università di Turku, nota che i giocattoli offrono agli adulti un modo per sfuggire alla routine quotidiana, una tendenza che si è normalizzata anche sui social media. Qui, i kidult condividono le loro passioni senza vergogna, creando contenuti come i "doll drama".
Il desiderio di ritornare all'infanzia, spinto dalla nostalgia, e il concetto di "ipercompensazione" di Alfred Adler spiegano ulteriormente questo fenomeno. Le aziende rispondono offrendo giocattoli che evocano ricordi del passato, come i My Little Pony originali, ma anche nuovi prodotti pensati per i kidult.
In definitiva, i giocattoli per adulti non sono solo un modo per rivivere l'infanzia, ma anche un mezzo per creare connessioni emotive e momenti felici, influenzati dalle dinamiche della società moderna e dal design pensato per suscitare emozioni positive.
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